In tempi di catene di approvvigionamento globalizzate, i consumatori apprezzano sempre più la trasparenza e l'onestà. Una chiara indicazione dell'origine gioca un ruolo centrale in questo senso. Tuttavia, un caso recente dimostra con quale rapidità un'indicazione di origine errata o fuorviante può portare a conseguenze legali. Un rivenditore Amazon è stato avvertito a causa di informazioni errate sul paese di produzione dei suoi prodotti, con gravi conseguenze finanziarie.
Un rivenditore online ha offerto su Amazon un prodotto che, secondo la descrizione, è stato fabbricato in Germania. In realtà, il prodotto proveniva dalla Cina. Questa discrepanza non è stata nascosta a un concorrente. Ha assunto uno studio legale che ha avvertito il venditore di Amazon per indicazioni di origine fuorvianti. Il reclamo: omissione, informazione e rimborso delle spese legali. L'importo totale era di diverse migliaia di euro.
L'affermazione «Made in Germany» gode di un alto livello di fiducia in tutto il mondo e suggerisce qualità, sicurezza e sostenibilità. Una dichiarazione errata può ingannare i consumatori ed è quindi una chiara violazione della concorrenza. Ai sensi del §5 UWG (legge contro la concorrenza sleale), è vietata qualsiasi azione commerciale che possa indurre in errore sulle caratteristiche essenziali dei prodotti, in particolare sulla loro origine.
Secondo la Sezione 5, paragrafo 1, n. 1 UWG, un atto commerciale è fuorviante se contiene informazioni false sull'origine geografica di un bene. Le violazioni di tale norma possono danneggiare allo stesso modo i concorrenti e i consumatori. In questo contesto, le avvertenze servono come mezzo per prevenire la concorrenza sleale.
Nel caso specifico, il rivenditore avvertito non solo doveva presentare una dichiarazione di provvedimento ingiuntivo, ma sostenere anche le spese legali. Inoltre, esiste il rischio di una sanzione contrattuale da quattro a cinque cifre in caso di nuova violazione. Inoltre, l'offerta dei prodotti su Amazon è stata temporaneamente bloccata, un danno all'immagine che ha un impatto diretto sulle vendite e sulla fiducia dei clienti.
Il caso dimostra quanto sia delicata la questione dell'indicazione di origine nel commercio online. Una dichiarazione errata può rapidamente diventare costosa e danneggiare permanentemente la fiducia dei clienti. Si consiglia pertanto ai rivenditori Amazon e ad altri venditori online di fornire le proprie informazioni con cura e precisione. Se vuoi andare sul sicuro, investi in trasparenza e protezione legale, e questo ripaga a lungo termine.
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